Settembre è arrivato e con lui il ritorno ai doveri. Ci vuole un bel bicchiere di vino, che ne dite?! Scherzi a parte, questo non è solo il mese dei nuovi inizi, ma anche quello dell’autunno, che porta con sé un cambio nel bicchiere e sulla tavola. Immaginiamo i piatti ricchi della stagione, i sughi di carne, i risotti, l’arrivo di funghi, zucca e castagne. Ci vogliono le bottiglie giuste! Quali? Ecco la nostra proposta!
Il Valtellina Superiore Sassella di Terrazzi Alti è un vino rosso di montagna, che proviene dall’alta Lombardia. Intenso, corposo, schietto, ricco, rivela aromi di frutta rossa matura, spezie, viola. È l’espressione della naturale armonia tra vite e territorio che è propria del coltivare nebbiolo di montagna in Valtellina.
Se tra i tanti piatti autunnali c’è una cena a base di pesce o un aperitivo con gli amici ci vuole una Vernaccia che ci ricordi le vacanze in Toscana: la Vernaccia di San Gimignano, già DOC dal 1966, è stata la prima denominazione di vitigno a bacca bianca a fregiarsi della DOCG, ottenuta nel 1993. Bevibile, fresco, limpido, ben bilanciato e stupefacente.
Torniamo ai piatti più ricchi, come ragù, carne, costolette, pizzoccheri e risotti, ma anche ai formaggi, e andiamo in Sicilia per un unico varietale a bacca rossa autoctono della provincia di Trapani. Il Perricone ha origini antiche tanto da aver assunto il nome di Pignatello per via delle “pignate”, pentole fatte con la stessa terra rossa su cui il Perricone dà il meglio di sé.
Le sue uve sono raccolte proprio in questo periodo, a metà settembre sulla Riviera Ligure di Ponente: il Pigato Terre Ferme di Lunae nasce tra Castelnuovo Magra e Ortonovo, nello straordinario terroir dei Colli di Luni, tra Liguria e Toscana. Va bene tutto l’anno, è fresco, sapido e con un finale equilibrato e persistente. Da abbinare ai piatti di terra più leggeri.