Quando scegli una bottiglia in Enoteca, quanto sai davvero sul vino che contiene? Magari sei venuto alla ricerca di un suggerimento, ci hai detto il piatto che cucinerai e al quale vuoi abbinare un vino, sei incuriosito da un’etichetta o hai sentito parlare di una cantina. Dietro a ogni bottiglia che c’è nella nostra Enoteca si nasconde una storia. Quella dei produttori, spesso famiglie che da anni e anni affondano le loro radici nel mondo del vino, quella della bottiglia, la nostra, che abbiamo cercato e desiderato proprio quel prodotto nel nostro negozio.
Ecco perché è nata la #WikiLongo, che troverai sui nostri canali Instagram e Facebook, per darti qualche info in più e scoprire insieme ogni settimana i segreti di alcuni vini. Ecco i primi.
Un rosato che nasce in montagna? Non è possibile, direte voi! E invece, sulle Dolomiti, a quest’altitudine, nascono le uve da cui la cantina Girlan ottiene questo vino. Gli autoctoni del lagrein e della schiava si uniscono con l’internazionale del pinot nero. Il risultato è un rosè leggero, delicato e gradevole, sia nei profumi che nel gusto. Versatile, eclettico, può tranquillamente sostituire il Prosecco nell’aperitivo.
Cosa sappiamo della cantina Girlan? Dal 1923 ha sede un maso tipico dell’Oltradige. La tradizione qui si respira ancora ad ogni angolo, così come si nascondono i segreti di una tecnologia vinicola all’avanguardia. Oggi la Cantina Girlan ha 200 soci viticultori distribuiti nei suoi 220 ettari di vigneti, nelle migliori zone produttive dell’Oltradige e della Bassa Atesina.
Un tempo veniva coltivato solo nella Valle del Rodano settentrionale, poi è stato dimenticato. Oggi invece è una delle varietà di vite più apprezzate a livello mondiale. Il Viognier Calypsos di Montalbera sa di fiori campo, pera williams e pesca bianca. Va bene con pesce e verdure, provalo con un timballo ricotta e spinaci.
Cosa sappiamo dell’azienda Agricola Montalbera? È nata all’inizio del ventesimo secolo fra i comuni di Grana, Castagnole Monferrato e Montemagno, in Piemonte. Verso la metà degli anni Ottanta, la famiglia Morando acquisisce terreni confinanti e lavora alll’impianto diretto di nuovi vigneti, prevalentemente a Ruchè. Oggi l’azienda è circondata da vigneti in forma circolare sulle colline con fondo argilloso e calcareo.
Fresco, giovane, carico di energia, il Syrah di Tenute Orestiadi si abbina a carne rossa, meglio se grigliata, e a formaggi, meglio se siciliani, di media stagionatura. Da vigneti accuratamente scelti dediti alla coltivazione dei principali rossi internazionali, nasce il Syrah della linea “I Contemporanei”. Viene affinato in acciaio e completa il percorso di maturazione in legno per 2-4 mesi prima di essere imbottigliato.
Cosa sappiamo di Tenute Orestiadi? Siamo nel cuore della Valle del Belìce, a Gibellina, in Sicilia, dove profumi e colori mediterranei si intrecciano col mito e l’arte. Un insieme di terroir unici, caratterizzati da diversi suoli, specifici microclimi e differenti altitudini per dare origine a vini frutto di passione e dedizione, oltre che di una profonda conoscenza della Valle e delle sue micro peculiarità.