Lo Champagne è il vino delle grande occasioni. Rispondendo a 10 domande, abbiamo deciso di realizzare una guida completa, per permettervi di conoscere bene questo vino: niente più dubbi o segreti!
Con questo termine si indica il processo di produzione di vini spumanti, in cui la formazione delle bollicine avviene direttamente con una rifermentazione in bottiglia. La spumantizzazione si articola in diverse fasi: la prima consiste nella selezione dei vini di base. Viene poi aggiunto una miscela, detta “liqueur de tirage”, una miscela di vino, zuccheri e lieviti. La terza fase è quella dell’imbottigliamento. Il cuore del metodo sta nella quarta fase, la “presa di spuma”, un processo lungo dove gli zuccheri e i lieviti, aggiunti in precedenza, iniziano a fermentare, generando anidride carbonica che forma il cosiddetto “perlage”, le bollicine.
La maggior parte dei vini Champagne è creata con un assemblaggio di diversi cru dei tre principali vitigni (chardonnay, pinot nero e pinot meunier) e di vini, detti “riserva”, di vendemmie precedenti. Lo scopo è quello di creare un prodotto unico. Se deriva esclusivamente da uve a bacca bianca, lo Champagne in etichetta sarà indicato come “blancs de blancs”. Se l’assemblaggio è composto, invece, solo da uve a bacca nera, viene definito “blanc de noirs”. Se una vendemmia, invece, merita di essere valorizzata per le sue qualità eccezionali, si può decidere di elaborare un cuvée utilizzando esclusivamente uve di quell’annata, un vino millesimato.
Una classificazione, che è possibile effettuare per gli Champagne, è quella in base al contenuto residuo di zuccheri, espresso in grammi per litro, derivante dal “dosage” ossia l’aggiunta di una piccola quantità di liqueur alla fine della produzione. Il vino è così identificato come:
In etichetta una bottiglia di Champagne deve riportare, oltre alla denominazione e altri dati tecnici, anche un’indicazione rispetto all’elaboratore. In particolare è possibile trovare:
Lo Champagne ha una spiccata predisposizione all’invecchiamento, un processo lento e continuo che per alcune bottiglie può anche durare anni. La conservazione in cantina richiede alcuni piccoli accorgimenti, per mantenere il vino in condizioni ottimali: le bottiglie possono essere conservate coricate o in verticale a una temperatura costante tra i 10 e i 15°C, al riparo da luce e vibrazioni.
Lo Champagne si serve fresco, ma non freddo! Una temperatura troppo bassa, infatti, non permetterebbe di apprezzarne pienamente i profumi e di riconoscerne al gusto le sfumature più fini ed eleganti. La temperatura ideale di servizio è, quindi, tra gli 8 e i 10°C, preferibilmente immergendo per 20 minuti la bottiglia in un secchiello con acqua e ghiaccio.
Assolutamente non bisogna fare il botto! Quando stappate una bottiglia di Champagne, rimuovete la gabbietta e la sua copertura, impugnate con sicurezza il tappo ed estraetelo ruotandolo leggermente, senza lasciarlo sfuggire: il suono che apre un momento speciale deve essere come un soffio leggerissimo.
Il bicchiere ideale deve essere abbastanza alto e ampio, per permettere allo bollicine di evolversi, ma deve restringere leggermente al bordo (tulipano) per concertare gli aromi. Il bicchiere deve essere lavato con acqua calda, senza detersivi.
L’ampio spettro di aromi e gusti dello Champagne permette una grande varietà di abbinamenti. Regge molto bene l’accostamento con antipasti a base di pesce e primi piatti delicati, come risotti o paste fresche, dove i crostacei sono protagonisti. Lo Champagne si sposa bene anche con molti formaggi, in particolare quelli saporiti, ma non troppo piccanti.
La nostra risposta potrebbe essere: bisogna per forza scegliere? Noi vi consigliamo di assaggiare prodotti diversi, per capire le differenze tra uno Champagne e l’altro, così da comprendere l’ampiezza e la ricchezza che un’unica denominazione può racchiudere al suo interno.
Nella sezione dedicata agli Champagne trovate bottiglie, che raccontano la storia di questo grande territorio e il lavoro di produttori, che portano avanti una tradizione che si tramanda da generazioni. Per scoprire la selezione completa, cliccate qui!